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The artist

maurizio bianchi No dirty toughts in heaven, 2023

Falena, 2024



ENG


Thursday, September 26 at 7 PM, Megadue presents Tana, a solo exhibition by Sara Cortesi. The project continues until Thursday, November 7th.
Megadue's programming continues, casting a sideways glance at an intermediate, organic, and mysterious world. This unfolds in Tana, Sara Cortesi's solo exhibition, centered around a sculpture the artist calls "merlo” (blackbird).
Cortesi's recent work hints at an alien and fantastical bestiary. These creatures appear as constructs of membranes: skin, fur, and feathers. Their organic features are the result of processes that evoke, in both method and materials, the act of cooking. In the work on display, a random event, such as the death of an insect, triggered a resonance space for various materials—bamboo, palm leaf, and edible rice paper—creating an unstable figuration where each element tends toward the other through subtle and instinctive interactions.

Sara Cortesi (Lugo, 1999) lives in Bologna, where she is completing her specialization in sculpture at the Academy of Fine Arts. She trained at the Free University of Design and Arts of Bolzano and at the National Superior School of Arts in Villa Arson, Nice. Her practice is based on the collection and aesthetic interest in organic materials, which are transformed into dreamlike and imaginative works, dancing on the fine line between sculpture and alchemy. Transparent skins, iridescent wings, and mythical animals guide her work toward a totemic and mystical dimension of objects belonging to the ordinary world.



ITA


Giovedì 26 settembre alle ore 19 Megadue presenta Tana, personale di Sara Cortesi.
La programmazione di Megadue prosegue gettando la coda dell’occhio su un mondo intermedio, organico e misterioso. Avviene in Tana, personale di Sara Cortesi realizzata attorno a una scultura che l’artista chiama “merlo”.
La produzione recente di Cortesi allude a un bestiario alieno e fantastico. Le creature si mostrano come costrutti di membrane: pelle, pelo e piume. Le loro fattezze organiche risultano da processi che rimandano, per metodo e materiali, alla cucina.
Nell’opera in mostra un evento casuale come la morte di un insetto ha innescato uno spazio di risonanza per materiali vari - il bamboo, la foglia di palma e la carta di riso alimentare - generando una figurazione instabile dove ogni elemento tende all’altro attraverso interazioni sottili e istintive.



Sara Cortesi (Lugo, 1999). Vive a Bologna dove sta concludendo il biennio di specializzazione in scultura all’Accademia di Belle Arti. Si è formata presso la Libera Università di Design e Arti di Bolzano e presso L’école Nationale Supérieure d’Arts di Villa Arson di Nizza. La sua pratica si basa sulla raccolta e sull’interesse estetico per materiali organici, che si trasformano in opere oniriche e fantasiose, danzando sul sottile confine che divide la scultura dall’alchimia. Pelli trasparenti, ali iridescenti e animali mitici guidano il lavoro verso una dimensione totemica e mistica di oggetti appartenenti al mondo dell’ordinario.